Si è spento all’età di 76 anni il grande cantautore catanese, mentre si trovava nella sua residenza di Milo, in Sicilia; era malato da tempo.

L’ULTIMO SALUTO – I funerali avverranno in forma privata. Moltissimi già i messaggi di saluto e cordoglio da personaggi noti; Antonio Spadaro, direttore della rivista La Civiltà Cattolica, è tra i primi a dare la notizia della scomparsa: “E guarirai da tutte le malattie Perché sei un essere speciale Ed io, avrò cura di te. Ciao, Franco Battiato”. Anche Dario Franceschini, ministro della cultura, ha subito diramato un messaggio: “Ci la lasciato un Maestro. Uno dei più grandi della canzone d’autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne”. E tanti altri, chi riprendendo parole delle sue canzoni immortali, e chi con parole commemorative che fanno capire quanta arte lascia in eredità un poeta della musica come Battiato, che con le sue canzoni ha sedotto intere generazioni.

LA SUA CARRIERA – Nato il 23 marzo 1945, si trasferisce a Milano con la madre giovanissimo, dopo la morte del padre. E’ proprio qua che, al cabaret club 64, conosce Enzo Jannacci, Renato Pozzetto e Giorgio Gaber, cui lo legherà una lunga amicizia, e con cui scriverà E allora dai, cantata nel 1973 a Sanremo da Caterina Caselli e proprio dal suo amico Gaber. Ma fu nel 1981 che vinse a Sanremo come autore del brano Per Elisa, composto per Alice. Una carriera unica ed eclettica, attraversando il pop, il rock progressivo, la canzone d’autore, quella etnica, elettronica e l’opera lirica. Per decenni è stato protagonista con brani di enormi successo, sia classici che sperimentali, guidando le classifiche con Bandiera bianca o L’era del cinghiale bianco, e dando vita ad una serie di collaborazioni infinite. È stato tra gli artisti a ricevere il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con tre Targhe e un Premio Tenco. Per celebrare i suoi 76 anni era stato ripubblicato il suo album del 1981, La voce del padrone, in cui sono contenuti alcuni dei sui brani più famosi, come Cuccurucucù e Centro di gravità permanente.