Non risparmia critiche sulla gestione italiana Covid Carlo Bonomi, lanciando accuse che sembrano indirizzate soprattutto verso il Governo.

GLI ASPETTI CONTESTATI – Secondo il presidente di Confindustria infatti, per quanto riguarda la sicurezza sanitaria del Paese non è stato fatto quello che era assolutamente necessario, e soprattutto mancando di tempismo. Afferma anche che molto è da cambiare, in quanto a confronto con la Germania, che ha 23 milioni di residenti in più di noi, l’Italia ha registrato un numero di vittime maggiore a 3 volte in più. Bonomi rincara la dose spendendo qualche parola anche sulla situazione economica, che secondo la sua idea vede l’allontanamento di una ripresa e un’alta probabilità di uno scenario consueto di crescita più lenta per l’Italia rispetto all’Eurozona. Conclude attribuendo il Recovery Plan alle tensioni tra i partiti, cosa a cui non ci si può rassegnare.

ANALISI ERRORI E COLPEVOLI – Condivisibili in linea generale tutte le critiche di Bonomi, anche se forse sarebbe più corretto individuare un colpevole diverso per ogni errore. In questa pandemia dove quasi tutti gli stati del mondo hanno commesso la loro buona dose di sbagli, per quanto riguarda la sanità, gli errori in merito sono da imputare ai presidenti di regione e ai loro staff, visto che sono proprio le regioni che la amministrano. Inoltre, nel momento in cui il contagio gira e l’Italia, insieme al Giappone, ha la popolazione più anziana del mondo, è facile che il numero dei morti sia alto.Diversa è la situazione economica, dove probabilmente il Governo ha fatto cilecca. Nonostante gli altri stati europei hanno dovuto chiudere, è anche vero che là gli aiuti economici alle Pmi sono arrivati; ecco perchè molto probabilmente Paesi come la Germania si riprenderanno da questa crisi e noi forse no. Inutile poi commentare il Recovery Plan, al momento una bozza, ma ciò di cui è bene discutere sono i soldi che ci arriveranno dall’Europa alla sua consegna. Di questi infatti, solo meno della metà sono a fondo perduto, gli altri sono l’ennesimo prestito che dovremmo caricarci sulle spalle e restituire in futuro.