Il Liverpool allenato da Jürgen Klopp è una delle 12 squadre che vuole partecipare alla nuova Superlega che è nata ieri notte. Ora, il tecnico tedesco ha parlato della decisione da parte del club, annunciando un possibile ritiro. Il progetto non gli è piaciuto per niente, come a tutti tifosi del calcio europeo. I sostenitori del suo Liverpool, infatti, hanno deciso di protestare direttamente davanti allo stadio del Leeds United che i Reds avevano affrontato ieri. Maglie bruciate, cartelli di protesta e cori contro la dirigenza. Klopp addirittura si è dimostrato comprensivo, da una parte. D’altro canto, le reazioni, dal suo punto di vista, sono state esagerate.

“La squadra non c’entra nulla e la stessa cosa vale anche per me. Ma la gente ci tratta così. È la dirigenza che ha deciso, non noi. È una parte del club, ma questa parte è più grande di tutti noi”, ha spiegato l’allenatore 53enne dopo l’1-1 ieri sera. “C’erano tifosi che ci sgridavano per strada, quando stavamo facendo una passeggiata in città”.

Klopp ha spiegato anche che non abbia l’intenzione di ritirarsi, nonostante il fatto che le decisioni non gli piacciano: “Mi sento responsabile per la squadra e per la relazione con i nostri tifosi. Sarà un tempo molto duro”.