È stata una giornata speciale per alcune squadre d’Europa: l’Inter, l’Ajax Amsterdam, lo Zenit S. Pietroburgo e lo Slavia Praga hanno conquistato il campionato nel proprio paese.

In Eredivise, gli olandesi vincono per la 35° volta grazie al 4-0 rifilato all’Emmen. A tre giornate dalla fine, la distanza sul PSV ammonta a 14 punti. In più, l’Ajax vince il “Double”, considerando anche la vittoria della coppa nazionale.

Il campionato russo lo decide lo Zenit che torna a vincerlo dopo ben sette anni. L’ultimo successo risale infatti dal 2014. La squadra di Sergej Semak porta a casa l’ottavo campionato della storia con due giornate d’anticipo e nove punti di vantaggio sulla Lokomotiv Mosca.

Terzo titolo consecutivo invece per lo Slavia Praga in Rep. Ceca, il settimo dal 1993. Battendo il Viktoria Plzen per 5-1, i biancorossi diventano irraggiungibili per lo Jablonec.

Il Milan di Stefano Pioli è tornato a vincere dopo aver perso contro il Sassuolo e la Lazio: a San Siro contro il Benevento i rossoneri vincono per 2-0 grazie alle reti di Hakan Calhanoglu e Theo Hernandez.

Seriva una reazione ed è arrivata: la partita inizia bene per il Diavolo che passa in vantaggio al 6′ con Calhanoglu dopo uno splendido assist di Alexis Saelemaekers – nulla da fare per Montipo. Il Benevento cerca di rispondere, senza però di intimidire il portiere rossonero, Gianluigi Donnarumma che ancora non ha accettato l’offerta del Milan e si avvicina sempre di più alla Juventus. Si chiudono dunque sul punteggio di 1-0 per il Milan i primi 45 minuti dell’incontro.

Nella ripresa è Sandro Tonali a sostituire Ismael Bennacer che rischiava l’espulsione prima dell’intervallo. Il Diavolo spinge e si guadagna il secondo gol della sera con Theo al 60′ – dopo ben 17 tiri in porta. Oltre ad una solida prestazione difensiva del Milan e alcune occasioni sprecate dagli attaccanti giallorossi, la partita non offre altri particolari e termina così a favore dei rossoneri che tornano (momentaneamente) al 2° posto in classifica. Servirà un passo falso da parte dell’Atalanta, il Napoli e la Juventus per restare secondi. Anche perché in questa maniera, la squadra di Pioli arriverebbe con qualche vantaggio alla sfida contro i bianconeri in programma questa domenica alle ore 20.45.

Dopo il crollo totale contro il Manchester United, l’allenatore della Roma, Fonseca, nel post-mach ha cercato di spiegare quale sia stato il punto di riferimento che ha portato i giallorossi verso il 6-2. Ecco le sue parole riferite da “La Repubblica”:

Siamo stati molto condizionati dagli infortuni: abbiamo perso 3 giocatori e non ho avuto la possibilità di cambiare nella ripresa. Smalling e Diawara erano in difficoltà, è successo di tutto. E’ stato un secondo tempo pesante e difficile. Purtroppo siamo rientrati in campo poco aggressivi e abbiamo lasciato spazio agli avversari. Dopo il terzo gol la squadra non ha avuto la forza mentale di ritrovare equilibrio. Problema tattico? No, avevamo preparato bene la partita come ha dimostrato il primo tempo dove non abbiamo concesso opportunità. La scelta dei giocatori è stata logica, ma abbiamo perso giocatori importanti. Il problema è che nel secondo tempo non abbiamo avuto forza mentale”.

Dal punto di vista del tecnico giallorosso, il terzo gol concesso dalla Roma è stato il momento chiave:

“Arrivare in semifinale e fare questo primo tempo contro lo United resta comunque qualcosa di positivo”, ribatte Fonseca. “Dimostra che la squadra può lottare per qualcosa di importante. Purtroppo nel secondo tempo abbiamo sbagliato tutto. Quando avevamo la palla avremmo dovuto attaccare. Siamo andati in difficoltà mentale, non abbiamo reagito al terzo gol. Lo abbiamo accusato troppo. Non scappo. È logico che se le cose vanno male è anche colpa mia, sono il principale responsabile, sono sempre qui ad assumerle in tutti momenti. Si sta chiudendo il mio capitolo con la Roma?  Vediamo, in questo momento è difficile parlare. Ne parleremo più avanti. Ora dobbiamo essere equilibrati, non è il tempo giusto per questo. Il ritorno? È difficile, vediamo soprattutto se riuscirò a recuperare qualche giocatore…”.

Alla vigiglia del Gran Premio di Spagna, Valentino Rossi è intervenuto ai microfoni di alcuni media per parlare della sua voglia di continuare a guidare le moto. Inoltre, ha ribadito anche delle aneddoti sul suo futuro. Probabilmente lo si vedrà ancora sul asfalto, magari anche con il suo team VR46 che il prossimo anno sbarcherà nella Mondiale grazie al nuovo sponsor Saudi Aramco. Ecco le parole del motociclista marchigiano:

“Siamo contenti, è un bel progetto –  ha detto Valentino Rossi parlando dello sbarco in MotoGp del suo team VR46 grazie al nuovo sponsor arabo Aramco -. Il mio futuro? Io sono prima di tutto un pilota, poi bisognerà vedere cosa farò l’anno prossimo, molto dipenderà dai risultati. Se sarò pilota del team? Non lo escludiamo del tutto, ma sarà difficile”. “Riguardo le moto dobbiamo ancora fare chiarezza – ha concluso Rossi – abbiamo diverse opzioni tra cui Yamaha, Aprilia, Ducati, per ora siamo un po’ aperti a tutto”.

In questo momento per il Napoli c’è una sola cosa a cui pensare: la qualificazione alla Champions League. I passi falsi di Milan e Juventus hanno permesso alla squadra di Gennaro Gattuso a tornare in piena zona per il torneo più prestigioso d’Europa. Ma la stagione attuale non è stata sempre piacevole, specialmente per l’ex allenatore rossonero che spesso è finito nelle critiche, ad esempio dopo l’eliminazione in Europa League e Coppa Italia. Il 4° posto serve dunque per chiudere la stagione in maniera positiva. A questo punto, la rottura tra Gattuso e il presidente De Laurentiis potrebbe, magari, risolversi. Insigne e compagni sono stati sempre dalla parte del mister e il feeling tra il tecnico e i giocatori è un altro fattore importante, al momento di tirare le somme. Lo spogliatoio azzurro non è mai stato molto unito, senza uno spirito di squadra.

La rinascita durante le ultime giornate di campionato hanno aiutato al Napoli di ritrovare l’equilibrio. Mancano 13 punti per qualificarsi definitivamente alla Coppa dei Campioni. Ora non bisogna commettere errori, dato che mancano 5 giornate alla fine. La priorità è dunque arrivare tra le prime quattro, anche perchè si riaprebbe il dialogo tra De Laurentiis e Rino.

I Toronto Maple Leafs si assicurano un posto ai play-offs della National Hockey League dopo il successo contro i Montréal Canadiens che rischiano di non qualificarsi. Una vittoria di 4-1 contro i Canadiens basta per ottenere i due punti necessari che valgono la qualificazione. I Maple Leafs sono dunque la settima squadra qualificata. Per la prima volta dal 1967 (l’anno in cui Toronto vinse il suo ultimo Stanley Cup) i biancazzurri hanno vinto cinque partite in un anno contro i rivali del Québec (5-2-0).

Auston Matthews, l’attuale capocannoniere della NHL mette a segno la sua 35° rete. Decisivo anche il goalie Jack Campbell con 31 parate, Morgan Rielly e Jason Spazza danno due assist a testa. Joe Thornton raggiunge un traguardo molto importante: è diventato il 7° giocatore in tutta la storia dell’hockey nordamericano a dare 1.100 assist.

L’Olimpia Milano non sfrutta l’occasione di trascinarsi in semifinale di Eurolega dopo soli 3 turni: dopo le due vittorie precedenti, ora è il Bayern Monaco a segnare il primo punto, grazie al successo di 85-79 sui milanesi. Questo venerdì alle ore 20.45 è in programma il quarto turno che si giocherà ancora a Monaco di Baviera. Un’altra vittoria da parte dei tedeschi porterebbe tutto nuovamente in parità – e in difficoltà l’Olimpia.

I tedeschi chiudono il primo quarto sul punteggio di 23-9. Risponde l’Olimpia con Brooks che cede il primo vantaggio ai milanesi che però non dura molto, 39-35 all’intervallo. Intanto però i tedeschi scappano via con la tripla ancora di Lulic del +18 (58-40). Rodriguez non molla e segna cinque punti di fila per il -13 alla terza sirena, 64-51. Il match, dunque, è solo dei tedeschi. Nel finale decisivo ancora Lulic che con l’ultimo assalto regala il successo di 85-79 al Bayern.

Il Cska Mosca è la prima qualificata alla Final Four di Colonia, 28-30 maggio. I russi hanno vinto 85-68 in casa del Fenerbahce chiudendo la serie sul 3-0. Il Real Madrid invece disputerà anche un quarto incontro dopo aver accorciato le distanze contro l’Efes. Il Barcellona, invece, ribalta il turno e passa in vantaggio 2-1 contro lo Zenit San Pietroburgo.

È il giorno di Manchester United-Roma. Il giorno in cui l’unica squadra italiana rimasta ancora in una competizione europea cercherà di fare un altro passo avanti verso la conquista dell’Europa League. Vincere il titolo garantirebbe l’accesso alla Champions League, considerando che in classifica i giallorossi sono settimi, attualmente. Attraverso il campionato, dunque, è impossibile raggiungerla.

Ai microfoni di “La Repubblica”, il tecnico dei romani, Fonseca, ha parlato dell’incontro odierno:

“Siamo consci dell’importanza di questo impegno e per noi è fondamentale avvertire il sostegno dei tifosi, che ci hanno dato una carica in più. Siamo motivati e vogliamo regalare loro un grande momento”, spiega Fonseca in conferenza stampa. “Affronteremo una grande squadra, forse la favorita per vincere la competizione. Abbiamo preparato bene la gara. Sappiamo che sarà difficile, rispettiamo il Manchester United ma abbiamo le nostre ambizioni“, aggiunge.

Al suo fianco, anche Smalling è intervenuto ai microfoni di vari media: “Personalmente sto bene e se il mister vorrà sono pronto per giocare novanta minuti. Voglio dare il mio contributo, conosciamo l’importanza di questa sfida e ci piacerebbe dare ai tifosi un motivo per essere orgogliosi”. Chris Smalling ci tiene a fare bene contro la sua ex squadra e non nasconde che la partita avrà un sapore tutto particolare per lui: “Si sfidano due club che fanno parte della mia carriera. Sarà emozionante perché di fatto conosco ogni giocatore in campo”.

Potrebbe essere il giorno che vale la semifinale “Final Four” a Colonia: l’Olimpia Milano stasera alle ore 20.45 sarà impegnata a Monaco contro il Bayern. È il terzo episodio del turno attuale. Precedentemente, i milanesi hanno portato a casa due successi, ne basta un altro per far parte delle ultime quattro. Ai microfoni di “RealOlimpiaMilano.com“, mister Ettore Messina ha parlato del match odierno contro i tedeschi. Ecco le sue parole:

Andiamo a Monaco per gara 3 di una serie molto aperta. Ciò che abbiamo fatto sinora è soltanto mantenere il vantaggio del fattore campo.  Dovremo essere pazienti, concreti e lucidi per continuare a giocare in maniera solida nella metà campo difensiva e cercare l’uomo libero in quella offensiva“.

Mentre i lombardi arrivano da un successo in Serie A contro il Pesaro, i tedeschi devono ancora riprendersi dal ko contro l’Alba Berlino in Bundesliga. Fatto sta che i bavaresi non sono da sottovalutare e potrebbero ribaltare il turno.

“Molto calmo, molto preparato, non l’ho mai visto in preda al panico, mai eccitato, penso sia piuttosto forte per un 22enne. Lavora duramente. Si prepara meticolosamente, è molto concentrato”, ha detto Steiner, il capo della Haas a RTL/ntv in un’intervista martedì prima del terzo Gran Premio dell’anno in Portogallo. “Penso che abbia poco altro in mente al momento se non avere successo in Formula Uno e avere un buon primo anno, anche se sarà difficile. È molto realistico con ciò che è fattibile e ciò che non lo è”.

Schumacher è passato alla classe regina del motorsport in questa stagione come campione di Formula 2. “Tiene sempre motivati i suoi ragazzi. Un professionista. Come se lo facesse da molto tempo. Non lascia nulla al caso. Penso che sia bello e notevole”, ha detto Steiner sul figlio del campione del mondo di Formula Uno, Michael Schumacher.