In front of 14.000 spectators in the Allianz Arena in Munich the German fans saw their team starting concentrated without being reluctant as shown by Joshua Kimmich getting booked after only 7 minutes. Either way it was France who created the first proper chances. Paul Pogba missed a header after a corner kick before Manuel Neuer warded off a shot from Kylian Mbappé, one of the most noticable players of the french team until then. The chances for France became more serious and after 20 minutes the team led by Didier Deschamps took the lead: Mats Hummels drove the ball inside the own net after a cross by Hernandez.

Germany responded with Thomas Müller (22′) and Toni Kroos (23′) – without any success. After the goal, the game was played mainly in midfield in a harsh way by both squads. Only Ilkay Gündogan made it to the opposing penalty area, unsuccessfully (37′). The Germans controlled the ball pretty well but in most cases, the last and decisive pass was missing. That way, the first 45 minutes ended with a scarce lead for France.

The Germans came out pretty motivated in the second half. Especially Serge Gnabry challenged Hugo Lloris two times (54′, 57′), though without getting him into huge trouble. On the other side Germany had luck when Mbappe’s amazingly played-out goal was disallowed (66′). Afterwards, the match used itself up a bit, since none of the teams created chances indeed, until the 77th minute: Mbappe once again was stopped in the last instant. It was not the last scene in which Joachim Löw’s team benefited from the referee’s decision: the alleged 2-0 scored by Karim Benzema was disallowed as well due to an offside position of Mbappé during the assist. Germany collected its entire force to score the equalizer and had chances with Leroy Sané (87′) and Kevin Volland (90’+5). None of them could intimidate Lloris which meant the final win for France against the world champion of 2014.

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Un 6-0 che non sarebbe servito: il Bayern Monaco vince il suo 31° campionato tedesco dopo l’umiliazione al Borussia Mönchengladbach. Il risultato decisivo però è addirittura il 3-2 del Borussia Dortmund contro il Lipsia che permette ai bavaresi di conquistare i punti necessari per rendersi irraggiungibile per il resto della Bundesliga.

Le intenzioni del Bayern sono chiare fin dall’inizio: 4-0 nei primi 45 minuti con Robert Lewandowski che segna una doppietta. Nella ripresa arriva anche il suo terzo gol del match che lo porta a 39 reti in totale. Così, si sta avvicinando sempre di più al record di Gerd Müller (40 reti in una stagione singola). Sono rimaste due partite per raggiungerlo.

Gli Eisbären (orsi polari) di Berlino vincono la DEL, la lega principale nell’hockey su ghiaccio tedesco. In finale è stato (letteralmente) un duello tra orsi, ovvero contro i Wolfsburg Grizzlys che avevano vinto il primo turno per 3:2. Ma i berlinesi molto spesso si sono dimostrati come esperti di rimonte e così è stato anche questa volta: i prossimi due turni del modulo “Best of 3” li vince infatti la squadra della capitale tedesca. È l’ottavo scudetto conquistato dall’anno della fondazione, il 1954.

Gli orsi polari vanno in vantaggio con Olver dopo soli due minuti, al quale pochi istanti dopo risponde Olimb. Il gol della vittoria è di Pföderl che con un tiro diritto nel sette, regalando una gioia immensa ai tifosi berlinesi che aspettavano un titolo da ben 8 anni. L’ultima vittoria del campionato tedesco risale appunto dal 2013 quando il Berlino conquistò la finale contro gli Squali Colonia.

Julian Nagelsmann torna a “casa sua”: dopo due anni seduto sulla panchina del RB Lipsia sarà il nuovo mister del Bayern Monaco. Lo confermano entrambi i club, come riportato dal “Kicker” questa mattina. Il 33enne nato a Landsberg (60 km da Monaco) ha firmato un contratto fino al 2026 con i bavaresi. Quello attuale con il Lipsia scade nel 2023.

Nagelsmann ha ringraziato i responsabili della RB. “Lascerò l’RB Lipsia con il cuore pesante”, ha detto. “Lipsia è qualcosa di speciale – eppure me ne andrò. Non ho mai fatto mistero del fatto che la posizione di allenatore al FC Bayern Monaco mi attrae e che accetterei volentieri questo lavoro se questa opportunità forse unica dovesse presentarsi. È qualcosa di molto speciale per me assumere l’incarico di allenatore al FC Bayern”.

Dopo aver lasciato il TSG Hoffenheim nel 2019 per una cifra bloccata di cinque milioni di euro, Nagelsmann aveva portato l’RB Lipsia al terzo posto e alle semifinali di Champions League nella sua prima stagione. I sassoni sono attualmente in corso per finire secondi dietro il Bayern.

FRANCOFORTE SUL MENO – Dall’ultimo mondiale in poi, le prestazioni della nazionale tedesca di certo non sono state le migliori. La sconfitta più recente contro la Macedonia fa preoccupare, ma i vertici del DFB confermano che sarà sempre Joachim Löw a guidare la nazionale ai prossimi Europei. Una volta terminati, ci sarà un allenatore differente come ha confermato addirittura il presidente, Jens Keller. Anche il manager dei tedeschi, Oliver Bierhoff (ex giocatore di Udinese e Milan) si è espresso: “Jogi è motivato a fare del suo ultimo torneo un successo”.

La sconfitta casalinga contro la Macedonia del Nord (1-2), un 6-0 umiliante incassato dalla Spagna e il mancato passo in semifinale di Nations League sono pochi esempi a confermare la debole forma attuale della nazionale tedesca. Nonostante ciò, la ricerca di un nuovo allenatore non verrà accelerata e quindi, l’attuale ct Joachim Löw resterà sulla panchina fino al termine dei prossimi Europei. È stato lui stesso a ribadire che non allenerà più la squadra campione del mondo nel 2014. Le critiche, soprattutto dopo la debacle clamorosa contro la Spagna, non sono mancate. Ora, è arrivata anche la sconfitta contro il 65° posto in classifica mondiale della FIFA – i vertici del DFB si sono sentiti, dunque, di eseguire dei cambiamenti radicali.

Ad effettuare dei cambiamenti è stato proprio Löw subito dopo l’eliminazione ai mondiali di Russia 2018, non convocando più i vecchi campioni Thomas Müller e Jerome Boateng. Richiamarli per il prossimo torneo continentale magari potrebbe essere la formula giusta, rendendo felice anche i tifosi dopo tanti rimpianti. Il carattere e la personalità, in questo caso, non mancherebbero più alla “Mannschaft”. In vista dell’inizio di una nuova generazione, si spera di vedere presto uno fra Hansi Flick o Jürgen Klopp a guidare la nazionale tedesca. Stando a quanto riferisce il “Kicker”, l’allenatore del Bayern Monaco è l’uomo favorito per adesso. Anche perché Klopp aveva confermato recentemente di voler continuare in Inghilterra.