Estremamente preoccupante il dato registrato dall’Istat, il peggiore da 15 anni: sono 335.000 in più le famiglie in povertà assoluta nel 2020, per un totale di 2 milioni, di cui 1 milione di poveri in più rispetto al 2019.

COSA HA PORTATO A TUTTO CIO’ – Sono numeri che fanno tremare il nostro Paese, mettendolo di fronte ad una problematica sempre più seria ed importante, quella della povertà, fenomeno ahimé in crescita inarrestabile. Un fenomeno esistente da sempre, ma nettamente peggiorato dalla pandemia Covid. Infatti, nonostante non abbiamo lavorato poi così male o peggio di altri stati nella tutela della salute dei cittadini contro questa malattia, a differenza loro non siamo riusciti a tutelare meglio gli imprenditori, i lavoratori e gli studenti. Forse è mancato un equilibrio fra il diritto alla salute e tutti gli altri, come il diritto alla libertà, al lavoro, all’impresa, alla scuola, allo sport e tanti altri. Sembra che il primo sia stato posto al di sopra di ogni altro diritto, e che la priorità sia stata data alla tutela della parte anziana e più fragile del Paese, a discapito delle difficoltà di tutti gli altri. Lo dimostrano anche l’aumento del tasso di suicidi e di utilizzo di sostanze stupefacenti, non solo tra i giovani ma anche tra gli imprenditori falliti e i disoccupati, le cui cause possono attribuirsi alla depressione scaturita dall’incertezza sul futuro, e non solo dalla paura del contagio.quindi forse bisognava porre più attenzione alle priorità dell’intero Paese.