Siamo in piena emergenza sanitaria, viviamo oscillando tra la paura di contrarre il virus e l’incertezza generale. E una condizione nuova, alla quale l’uomo non è preparato, condizione che porta al cambiamento delle abitudini personali provocando inevitabili conseguenze sul piano sociale, relazionale, emotivo e psicologico.
Attenzione focalizzata sulla scuola: scuola chiusa/scuola aperta, dad si, dad no. Cresce la preoccupazione delle mamme riguardo a tale argomento. Ma quali sono le conseguenze alle quali si giunge causate dalla chiusura di un tale sistema?
Alcuni sostengono che la chiusura della scuola sia condizione necessaria e sufficiente affinchè il virus non si propaghi o che si propaghi più lentamente. Altri sostengono che i contagi non si sviluppano a scuola in un numero sufficientemente elevato di casi. Atri ancora, sono concentrati sulle difficoltà che un’eventuale dad provoca sull’organizzazione della famiglia: si verificano casi in cui il bambino, a seconda della necessità viene seguito dalla mamma, dalla zia, dal papà o anche dalla babysitter durante la lezione on-line. Qualcuno sottolinea le difficoltà ad usare gli strumenti digitali, qualcun altro manifesta la difficoltà ad avere lo strumento digitale o la linea internet o anche la necessità di avere più strumenti da impiegare in momenti simultanei (chi ha più figli in dad). Tuttavia, in pochi si chiedono quali sono le dinamiche personali che si attivano in tali contesti e quali sono le ripercussioni psicologiche nei contesti sociali in un futuro non troppo lontano.
L’isolamento è sempre stato fonte di situazioni problematiche, non ha mai portato ad uno stato di benessere psicologico, e oggi, ad un anno dall’inizio della pandemia, tale condizione è destinata a peggiorare.
Sono statisticamente aumentati i casi di separazione tra conviventi, di violenza e dipendenza, è aumentato la tendenza all’abuso e all’isolamento, è aumentato l’uso/l’abuso di psicofarmaci.
La chiusura della scuola indica un sistema che non funziona, la scuola è scuola e si fa a scuola: una società priva di scuola è una società senza cultura e incapace di creare relazioni stabili, sane e durature nel tempo. La dad non può sostituire ciò che la scuola è: integrazione, scambio, relazione, speranza, sogni, risate ed emozioni, e non solo apprendimento di didattica e nozione. La dad mette crea situazioni nelle quali i bambini soffrono la condizione di vedere i propri compagni senza realmente interagire con loro; i ragazzi in fase adolescenziale usano i dispositivi tendenzialmente per la lezione, ma anche per scopi personali oltre gli orari precedentemente concordati con i genitori; i genitori con più figli devono seguire contemporaneamente più lezioni in dad su più dispositivi, inoltre capita spesso di vedere famiglie con bambini più piccoli che distraggono i fratelli grandi, i quali a loro volta vengono richiamati per porre maggiore attenzione alla didattica. Situazioni difficili per quelle famiglie che non hanno aiuti esterni e che in qualche modo si trovano a gestire tali situazioni.
Aumenta lo stress, anzi il disstress, la sofferenza psicologica di chi giorno dopo giorno deve affrontare le discussioni tra fratelli, tra genitori, tra generazioni.
Il livello di sofferenza si alza, le persone si chiudono in se stesse, emergono manifestazioni di disagio, comportamenti violenti e violenze tra chi è costretto a vivere a stretto contatto con chi non si vuole vicino. Il se’ si frammenta e la persona soffre la condizione di profondo malessere.
Emergono inoltre una serie di disturbi psicologici ancora molto sottovalutati: accanto all’ansia, agli attacchi di panico e alla depressione, si presentano disturbi alimentari, disturbi psico-somatici e ritiro sociale. Quest’ultimo innesca una serie di meccanismi che potrebbero portare al completo e totale isolamento della persona deteriorando tutte le funzioni psichiche e invalidando la vita della persona stessa.
E’ una condizione assolutamente necessaria per la sopravvivenza dell’uomo quella di chiudere le scuole? Non è proprio possibile trovare una soluzione alternativa che tenda a connettere diversi livelli di condizioni? Le persone si sentono sole, spesso lo sono, ma di sicuro lo diventano se private degli spazi vitali.

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