Approvato il testo del Dl Sostegni; il Premier dichiara: “Questo è un anno in cui non si chiedono soldi, si danno”.

SOSTEGNI – Al termine del Consiglio dei Ministri, nella conferenza stampa dopo l’approvazione del Dl Sostegni, Mario Draghi ha specificato che questo decreto è, seppur una risposta parziale, il massimo che si è potuto fare, cercando di rispondere significativamente alla povertà e ai bisogni di imprese e lavoratori. Per chi ne ha fatto domanda, i pagamenti partiranno l’8 aprile e, se tutto va come da previsione, nello stesso mese entreranno nell’economia 11 miliardi. Draghi ha inoltre spiegato che l’obiettivo principale è quello di accompagnare le imprese e i lavoratori nel percorso di uscita dalla pandemia. Nel decreto Sostegni dunque è stato inserita la Cancellazione delle vecchie cartelle esattoriali fino a 5mila euro tra il 2000 e il 2010 per chi rientra in un tetto di reddito di 30mila euro.

CARTELLE ESATTORIALI E VACCINAZIONI – Sulla questione cartelle, un’accumulo di milioni e milioni di cartelle che non si possono esigere è la dimostrazione che qualcosa non ha funzionato, pertanto nel Dl ci sarà anche una parte che prevede una piccola riforma della riscossione, del controllo e dello scarico. Lo stralcio delle cartelle prevede un importo contenuto di 5.000 euro, un condono limitato ad una piccola platea, sotto un certo reddito, che permetterà comunque all’amministrazione di perseguire la lotta all’evasione in modo più efficiente. Rispondendo ad una domanda, Draghi ha parlato della campagna vaccinale che ha subito un rallentamento ma, a suo avviso non disastroso, asserendo che l’obiettivo è quello di arrivare a 500 mila dosi a metà aprile, aumentando ancora a giugno. Ha concluso la conferenza dicendo che la scuola sarà la prima attività a riaprire, non appena la situazione dei contagi lo permetterà. 

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