Firenze è una città imponente, con una storia che porta orgogliosamente e le sta benissimo addosso. Passeggiando per le vie del centro storico non si può che rimanere meravigliati da tanta bellezza: sia da turisti, sia da abitanti, Firenze stupirà sempre. In ogni piccolo suo particolare.

Il Foro, la piazza, ha sempre rappresentato il centro della vita sociale e politica della città. Infatti le piazze più importanti ospitano monumenti, chiese, palazzi politici e commerciali e sono collegate strettamente tra di loro. La piazza era, ed è, il cuore pulsante della città. Ma Firenze offre anche piccole perle, piazzette che spesso passano inosservate. Anche loro hanno la loro storia da raccontare.

Ecco tre piazze “nascoste” che si possono trovare a Firenze.

Piazza dei Donati

Accesso Piazza Dei Donati, Firenze

Donati non è un nome nuovo per chi conosce un po’ di storia fiorentina: essi sono stati la famiglia Guelfa e poi Guelfa nera, protagonista degli scontri interni fiorentini tra la metà del 1200 e il 1300. Donati era anche il cognome della moglie di Dante, Gemma. A Piazza de’ Donati si accede tramite un arco da via del Corso e immediatamente ci si trova davanti ad una delle Torri di famiglia: è un ambiente poco angusto, sembra quasi un chiostro, ma è interessante perché non solo ha ospitato una delle famiglie più illustri della storia di Firenze ma anche perché passa quasi inosservata.

Piazzetta del Giglio

Piazzetta del Giglio, Firenze

Recentemente riscoperta e soggetta a un intervento di riqualificazione (anno domini 2018), la Piazzetta del Giglio (già Cella di Fico) si perde tra le vetrine di via del Corso. Eppure anche questo luogo, forse conosciuto solamente dai fiorentini di vecchia data, ha una storia da raccontare: era una parte del ghetto ebraico e il nome antico deriva da una mescita di vino che aveva per insegna fico. Il nome odierno, Piazzetta del Giglio, venne assunto successivamente.

La piazzetta nascosta ospita, inoltre, due grandi rilievi di bronzo dedicati a Papa Giovanni XXIII e John Fitzgerald Kennedy ed una targa dedicata a Odoardo Spadaro. Una volta entrati in questo luogo sembra quasi di entrare in un piccolo mondo, lontani dal trambusto e dalla confusione del centro storico. Ringraziamo gli Angeli del Bello che, nel 2018, per due mesi ha lavorato duramente per restituire la bellezza a questo posto nascosto.

Piazza della Passera

Piazza della Passera, Firenze

Se si continua a camminare e si passa il Ponte Vecchio si arriva al “rione” popolare di Firenze: l’Oltrarno. Qui si snodano tante piccole viuzze che confluiscono nelle due piazze principali, Piazza Pitti e Piazza Santo Spirito. Partendo da Piazza Pitti e seguendo il dedalo di vicoli, si arriva ad uno spazio triangolare (sembra un triangolo scaleno) che prende il nome di “Piazza della Passera”. Leggenda vuole che questo luogo sia stato uno dei quartieri a luci rosse di Firenze, nel quale aveva sede un rinomato bordello. Si narra che il posto fosse frequentato da personaggi di alte cariche (citiamo Cosimo I). Di questa casa di tolleranza non si hanno più tracce in quanto fu demolita nel XX secolo.

Adesso la Piazza ospita dei graziosi locali e una gelateria artigianale e l’insegna con il nome campeggia per incuriosire chi ci capita.

La targa “commemorativa”

Visitare Firenze

Firenze ancora oggi è una delle capitali di arte e cultura più conosciute e più visitate al mondo: chi non ha mai avuto una sindrome di Stendhal osservando Santa Maria del Fiore, in piazza Duomo? Camminando per le vie si respira arte, bellezza e una storia che ha reso Florentia quella che è oggi. Uomini e donne che hanno contribuito a cucirle un vestito sfarzoso ma, non per questo, pacchiano. Ma se vi rimane tempo, ascoltate anche queste tre storielle.

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