Da ieri, 30 giugno 2022, i commercianti, liberi professionisti ed esercenti che non accetteranno i pagamenti con Pos potranno essere soggetti a sanzioni.

Come stabilito dal Decreto legge 36 del 30 aprile 2022 del Consiglio dei ministri da ieri sono entrati in vigore:

  • l’uso obbligatorio del POS.
  • una sanzione doppia per chi non accetterà i pagamenti elettronici.

L’uso obbligatorio del Pos per esercenti, commercianti e professionisti c’era già dal 2013 ma era privo di multe e sanzioni. Il provvedimento sarebbe dovuto entrare in vigore il 1 gennaio 2023, ma lo scorso aprile il Governo Draghi aveva deciso di anticipare per permettere l’attuazione e l’accelerazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, (PNRR). Il PNRR prevede un pacchetto di riforme e di investimenti, volto a regolamentare e a garantire lo sviluppo di:

  • pubblica amministrazione;
  • giustizia;
  • semplificazione;
  • competitività.

Le sanzioni

Qualora commercianti e esercenti di servizi rifiutassero un pagamento elettronico, andrebbero incontro ad una multa di 30 euro più una maggiorazione del 4%, ovvero il valore della transazione per cui l’esercente abbia negato il pagamento. Quindi, per esempio, su una spesa minima di 25 euro al venditore sarà commissionata una sanzione di 31 euro, ovvero 30 più 1 euro (il 4% di 25 euro).

Questa battaglia per l’introduzione del pagamento elettronico va avanti dal 2013, quando il Governo emanò un provvedimento che rendeva il Pos obbligatorio per tutti i liberi professionisti, esercenti e commercianti. Tuttavia, senza applicare multe o sanzioni significative.

La nuova legge ha trovato l’urgenza di essere applicata anche, e soprattutto, per garantire maggiore tracciabilità dei pagamenti e contrastare quelli in nero, ancora diffusi in molte regioni italiane.

La Difficoltà

La legge potrebbe incontrare un difficile muro da abbattere: in Italia per i pagamenti sotto i 10 euro sono preferibili i contanti ed in più, mette in guardia il Codacons, il provvedimento potrebbe essere aggirato con delle escamotage. La disposizione, infatti, esclude l’obbligo di pagamento con il Pos in caso di oggettiva impossibilità tecnica: un commerciante che dichiara di avere il Pos fuori uso o senza linea non è passibile di sanzione. Inoltre, per essere in regola con la nuova norma, professionisti e esercenti potrebbero limitarsi ad accettare una sola tipologia di carta di credito, così da restringere il campo.

Non meno importante, continue segnalazioni da parte dei cittadini circa i commercianti disubbidienti potrebbe scoraggiare controlli da parte delle autorità preposte.

Bonus da parte del Governo

Va, però, sottolineato che” dice il presidente di Assountenti Furio Truzzi in un’intervista a la “Stampa” i costi legati al Pos a carico dei commercianti restano tuttora elevati: è necessario azzerare del tutto le commissioni interbancarie e gli altri balzelli richiesti agli esercenti, perché i pagamenti elettronici non possono arricchire le casse delle banche e delle società che emettono le carte di credito e pesare sulla categoria degli esercenti”.

Il Governo, per arginare questo problema, ha previsto una serie di bonus per ammortizzare il costo delle commissioni sulla transazione e spingere gli esercenti ad accettare i pagamenti elettronici al posto dei contanti.

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